Il mio approccio
La psicologia sistemico-relazionale adotta un approccio che non si limita ad analizzare le difficoltà presenti, ma considera anche l’influenza della storia familiare, comprese le generazioni precedenti (ad esempio, quella dei nonni), e delle prospettive future sulla condizione attuale.
Lo psicologo sistemico-relazionale è consapevole della propria funzione di strumento all’interno del processo terapeutico, in quanto, grazie alla relazione che si sviluppa nella stanza delle parole, aiuta i clienti ad operare nella direzione del cambiamento.
Il lavoro dello psicologo offre uno spazio sicuro e accogliente in cui fermarsi, ascoltarsi e comprendere meglio ciò che accade dentro e fuori di sé.
Attraverso il dialogo e la relazione terapeutica, diventa possibile esplorare l’origine del disagio, riconoscere schemi di pensiero o comportamenti che limitano il benessere, e dare un nuovo significato alla propria esperienza.
Tale approccio pone particolare attenzione ai vissuti personali e al contesto relazionale, offrendo uno spazio di consapevolezza condivisa in cui psicologo e paziente possono riconoscere e valorizzare le risorse individuali.
L’obiettivo è quello di promuovere un cambiamento autentico e duraturo, orientato al raggiungimento di un equilibrio che favorisca il benessere psicologico, la crescita personale e una migliore qualità della vita.
I sintomi
I sintomi che un individuo vive non sono semplicemente segnali di malessere, ma sono il tentativo — spesso faticoso — di adattarsi a cambiamenti profondi, che arrivano dall’ambiente esterno o da passaggi delicati nelle fasi del ciclo di vita. In alcuni momenti, queste transizioni possono diventare particolarmente complesse da affrontare, generando confusione, disorientamento e un senso di smarrimento.
Pertanto, richiedono una nuova riorganizzazione interna finalizzata al recupero del benessere personale.
Il percorso psicologico offre uno spazio accogliente in cui fermarsi, ascoltare e significare ciò che si sta vivendo e il sintomo. Quest'ultimo è considerato nel sistema specifico in cui emerge. Con l’obiettivo di integrarlo nella narrazione, diventa parte di una storia più ampia: personale e delle relazioni significative.
Il sintomo viene così riconosciuto come un potenziale passaggio evolutivo per l’intero sistema familiare, rappresenta un’opportunità di trasformazione.
Promuovendo un nuovo equilibrio che rispetti l’unicità di ciascun individuo e favorendo l’attivazione delle risorse personali, nel rispetto dei tempi e delle modalità proprie, facilita una riorganizzazione interna a sostegno della crescita e dell’evoluzione.